Considerazioni di fine vendemmia 2022 tra le difficoltà di un’annata calda e la qualità più che soddisfacente delle uve raccolte

La vendemmia nelle aziende del territorio di San Gimignano – iniziata con una settimana di anticipo rispetto alla norma, intorno ai primi di settembre – si è conclusa da poco ed è tempo di bilanci per le aziende del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.
A differenza dell’annata 2021, che aveva visto precipitazioni invernali nella media stagionale, l’inverno 2022 è stato caratterizzato da una quasi totale assenza di pioggia. Al germogliamento avvenuto nella normalità dei tempi è seguito un rapido sviluppo vegetativo in virtù delle temperature elevate sin dai primi di maggio e a una fioritura abbastanza anticipata.
L’assenza di precipitazioni primaverili sommata a temperature molto elevate a partire dal mese di giugno (con picchi che hanno raggiunto i 37°-39°C) hanno rallentato l’accrescimento dei grappoli. Soltanto le piogge delle settimane centrali di agosto hanno consentito all’uva di superare lo stress idrico e di continuare il suo processo di maturazione.
L’andamento metereologico anomalo e le piogge cadute a macchia di leopardo sul territorio hanno portato a un risultato quantitativo assai variabile a seconda delle aree produttive di San Gimignano.
Questo particolare andamento meteorologico ha consentito inoltre di contenere molto il numero di trattamenti antiparassitari, con effetti positivi per l’ambiente, e soprattutto per i produttori che hanno potuto lavorare uve sane.
Al momento si evidenzia un buon livello qualitativo dei nuovi vini ancora in fermentazione.
Data inserimento articolo: 1 novembre 2022