Memoria, storia, cultura e tradizioni sono il substrato operativo degli attuali viticoltori sangimignanesi,  i moderni custodi del paesaggio inteso in senso lato, coloro che quotidianamente  fanno la loro parte per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in quanto:

• hanno uno stretto legame  con il proprio territorio;
• hanno specifiche conoscenze;
• non delocalizzano perché la terra non può essere delocalizzata;
• generano occupazione a tutti i livelli di competenza, dal bracciante agricolo al dirigente aziendale;
• producono le loro uve  e elaborano i loro vini ad alto valore aggiunto con un importante potenziale di esportazione;
• utilizzano le risorse endogene che la diversità genetica della vite offre (vitigni antichi, nuove varietà e genotipi varietali diversi) favorendo così  la loro valorizzazione e conservazione;
• rivestono un ruolo fondamentale nella creazione e conservazione paesaggistica, contribuendo di fatto a definire e mantenere l’identità territoriale;
• sono aperti all’innovazione tecnologica che consente di salvaguardare le risorse, evitare gli sprechi e garantire la salubrità delle produzioni;
• prestano attenzione ai cambiamenti climatici e agiscono per renderne gli effetti meno disastrosi;
• sono soci del Consorzio che con e per i propri associati esplora, studia crea e realizza iniziative collettive volte a migliorare e favorire la sostenibilità  ambientale.