Il Consorzio

Storia

Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano è nato nel 1972 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Vernaccia di San Gimignano, primo vino italiano a Denominazione di Origine Controllata, sia in Italia che nel mondo. Dal 1996 tutela e promuove anche i vini della DOC San Gimignano.Nel 2022 sono associati al Consorzio 80 produttori, che rappresentano l’88% della superficie vitata, dei quali 64 escono sul mercato con una propria etichetta.

Missione

Il Consorzio è l’espressione giuridica della Comunità dei Viticoltori della città di San Gimignano.
Uomini e donne caparbi e tenaci che hanno riconosciuto al Consorzio i compiti di tutelare, vigilare, promuovere e valorizzare quei vini che da secoli nascono lì e solo lì, nel cuore della Toscana e solo a San Gimignano e che riescono a emozionare tutti coloro che li assaggiano.

Progetti

Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano è nato nel 1972 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Vernaccia di San Gimignano, primo vino italiano a Denominazione di Origine Controllata, sia in Italia che nel mondo. Dal 1996 tutela e promuove anche i vini della DOC San Gimignano.Nel 2022 sono associati al Consorzio 80 produttori, che rappresentano l’88% della superficie vitata, dei quali 64 escono sul mercato con una propria etichetta.

Organigramma

Il Consorzio tutela le proprie Denominazioni con una serie di iniziative progettuali volte al miglioramento continuo  del comparto vitivinicolo.
E’ attivatore delle possibili sinergie e strategie collettive tese a favorire la sostenibilità ambientale, organizza attività formative e interagisce con le autorità pubbliche per scambiare informazioni  sulle esigenze del settore vitivinicolo, oltre che per ricercare sinergie e sostegno nello sviluppo delle politiche di sostenibilità.

Contatti

Il  Consorzio ha la propria sede sociale  a San Gimignano, nella storica  e collinare città turrita toscana, nel punto centrale  del territorio da cui nascono tutti i vini tutelati, in altre parole, nel “Regno della Regina Bianca”.